Breve panoramica sulle testiere bitless western

Le testiere bitless vengono spesso considerate come un’alternativa più delicata alle testiere classiche con imboccatura. Tuttavia, non è sempre necessariamente vero. Affinché la testiera bitless abbia l’effetto desiderato, è fondamentale che venga utilizzata da cavalieri esperti con una mano morbida ed un assetto equilibrato, così che la comunicazione del binomio sia efficace anche senza l’azione delle redini. Le testiere bitless richiedono quindi un’ottima conoscenza dell‘Horsemanship, ossia un rapporto tra cavallo e cavaliere basato sulla fiducia, per far sì che gli aiuti possano essere utilizzati con grande parsimonia e che vengano sempre compresi dal cavallo.

Cavallo western con testiera bitless

Ma facciamo un passo indietro nella storia della monta senza imboccatura: le testiere bitless venivano utilizzate in passato in diverse antiche tecniche equestri per vari motivi, tra cui la carenza di determinati materiali o l’inabilità dei nativi americani di lavorare determinate materie prime.

Le testiere bitless come le conosciamo oggi e che vengono attualmente utilizzate nella monta western, hanno origine nella monta da lavoro californiana, creata dai vaqueros. Essi trovarono infatti delle alternative per far fronte alla carenza di materie e utilizzarono, tra le varie cose, il bosal, che era già stato addottato in precedenza da altre popolazioni.

Al giorno d’oggi le testiere bitless vengono utilizzate soprattutto dai cavalieri che preferiscono non ricorrere alle imboccature per diversi motivi: spesso è perché ritengono che le testiere bitless siano più delicate, oppure per offrire ai cavalli con problemi dentali o estremamente sensibili in bocca un’alternativa alla classica imboccatura. Sebbene le testiere bitless lascino indisturbata la bocca del cavallo, esse possono comunque risultare piuttosto severe se utilizzate in modo improprio o da cavalieri con una mano pesante, finendo così per gravare sul sensibile osso nasale.

Che si monti con o senza imboccatura, l’obiettivo principale del cavaliere dovrebbe sempre essere quello di fornire al cavallo degli aiuti delicati, specialmente quando si tratta delle azioni delle redini. Le testiere bitless, proprio come quelle con l’imboccatura, richiedono una mano attenta e precisa, che va in ogni caso utilizzata secondariamente agli aiuti di peso e gambe, e porterà il cavallo a reagire sensibilmente ad ogni segnale.

Qui di seguito ti illustreremo le testiere bitless più comunemente utilizzate nella monta western:

Cavallo con bosal

Bosal / hackamore californiano

Il bosal, detto anche hackamore californiano, è composto dal bosal, ovvero la nasiera intrecciata realizzata in vera pelle grezza, il mecate, ossia le redini che vengono annodate seguendo un particolare procedimento attorno al cosiddetto Heel Knot, la parte inferiore del bosal, e l‘hanger, vale a dire il cinturino di cuoio che funge da sopracapo e sorregge il bosal. Esistono anche dei bosal combinati ad una testiera classica.

In passato il mecate veniva realizzato interamente in crine ed era quindi molto rigido e assai „pungente“. Nella maggior parte dei casi era sufficiente toccare leggermente il collo del cavallo con le redini per far sì che si spostasse per sfuggire al tocco. Questo tipo di aiuto, ovvero toccare il collo del cavallo con le redini, nella monta western è noto come neck reining.

Oltre all’azione del mecate sull’incollatura del cavallo, è l’effetto esercitato dalla nasiera ad essere determinante. Infatti, visto che il bosal è piuttosto rigido, c’è molto spazio libero tra la nasiera e il muso del cavallo, motivo per cui con il movimento delle redini, si crea della pressione in alcuni punti della nasiera e il cavallo si muove di conseguenza.

Sottili peli del mecate
I sottili peli del mecate accrescono l’effetto del neck reining e danno leggeri impulsi sul collo.

Nasino sensibile

Tieni presente che l’osso nasale del cavallo è estremamente sensibile ed è quindi necessario utilizzare sempre gli aiuti in modo molto delicato e consono, così da evitare di fargli del male. Infatti, chi utilizza un bosal, così come qualsiasi altra testiera bitless, con troppa severità può rendere il cavallo insensibile agli aiuti e addirittura provocare gravi lesioni come fratture ossee! Pertanto, il bosal dovrebbe essere utilizzato solamente quando il cavallo comprende tutti gli aiuti e risponde correttamente agli impulsi. Inoltre, il bosal non è adatto per cavalcare con un appoggio costante tra la mano del cavaliere e la bocca del cavallo.

Regolamenti per le competizioni:

Se desideri partecipare alle gare western utilizzando il bosal, consulta i regolamenti dell’associazione responsabile! Verifica anche se nelle categorie in cui desideri gareggiare puoi/devi montare ad una mano o a due mani!

A cosa bisogna prestare attenzione per l’acquisto e l’utilizzo di un bosal?

  • A differenza degli altri prodotti bitless, come la capezza in corda, per il bosal vale quanto segue: più pesante e più spesso è, più intenso sarà l’effetto sul cavallo. Proprio per questo motivo, nell’addestramento dei cavalli giovani si utilizzano inizialmente dei modelli più robusti, per passare poi alle varianti più sottili e leggere man mano che la sensibilità del cavallo aumenta. Lo spessore del bosal viene misurato in pollici. I bosal standard hanno uno spessore di 5/8 pollici. Tieni sempre in considerazione anche il peso del mecate che, tirando verso il basso, potrebbe creare una maggiore pressione sulla nasiera.
  • La qualità del bosal è di fondamentale importanza, infatti se il materiale non è adeguato può causare gravi sfregamenti, soprattutto se si tratta della nasiera. Quest’ultima viene tradizionalmente realizzata in cuoio grezzo, mentre per il mecate ultimamente viene utilizzato il cotone o il nylon ed è quindi molto morbido e confortevole, non solo per il cavallo ma anche per la mano del cavaliere.
  • Il bosal deve essere adatto alla forma del muso del tuo cavallo e non dovrebbe essere troppo stretto, poiché lo spazio libero è molto importante per il corretto funzionamento di questo finimento. Il cavallo dovrà percepire gli aiuti solo in determinati punti del muso e la nasiera non deve premere costantemente sul naso. Solitamente è possibile piegare la nasiera fino ad ottenere la forma desiderata. Non dimenticare la regola delle due dita! Assicurati di lasciare due dita di spazio tra lo zigomo e la nasiera e altre due dita di spazio tra mecate e barbozza del cavallo.

Perché l’hanger è posizionato sempre così vicino all’occhio?

Dato che il bosal non viene regolato con precisione sul muso del cavallo, ma piuttosto „pende“ dall’hanger e circonda il naso del cavallo lasciando molto spazio libero, la cinghia in cuoio dell’hanger può trovarsi piuttosto vicino agli occhi. Qualora il tuo cavallo sia particolarmente sensibile in quest’area, puoi utilizzare un cosiddetto Tie Back, che permette di modificare la posizione dell’hanger.

Cavallo con Tie Back all'hanger
Grazie al Tie Back è possibile posizionare l’hanger più indietro, così che non tocchi l’occhio.

Come allacciare il mecate?

Step by step - come allacciare il mecate
Cavallo con sidepull

Sidepull

Il sidepull è una delle testiere bitless più conosciute ed utilizzate. Esso viene utilizzato sia dai cavalieri western che in altre discipline, come il dressage e i trekking a cavallo. Il sidepull ha la stessa struttura di una testiera classica ed è dotato di anelli scorrevoli, posizionati tra la nasiera e il sottomento, a cui vengono fissate le redini.

Proprio come suggerisce già il suo nome, il sidepull agisce lateralmente sul muso del cavallo edistribuisce la pressione sulla nasiera. Originariamente veniva utilizzato dai cavalieri western nella doma dei cavalli giovani, per aiutarli a comprendere al meglio gli aiuti delle gambe e del peso corporeo che avevano come scopo finale l’esecuzione di movimenti laterali. L’effetto del sidepull varia molto a seconda della tipologia di nasiera. Una nasiera ampia realizzata in morbida pelle distribuisce la pressione molto meglio rispetto ad una sottile nasiera cucita rotonda.

Anche i modelli realizzati in cuoio grezzo o in corda, grazie alle caratteristiche di questi materiali, agiscono con molta più precisione sul naso e quindi richiedono una maggiore consapevolezza nell’utilizzo degli aiuti da parte del cavaliere e un cavallo molto reattivo e attento.

A cosa bisogna prestare attenzione per l’acquisto e l’utilizzo di un sidepull?

  • Assicurati di acquistare un sidepull con vestibilità ottimale per il tuo cavallo. Visto che esso agisce principalmente tramite la nasiera, quest’ultima dovrebbe essere regolata in modo che non sia posizionata troppo in basso, ma 2 dita sotto lo zigomo.
  • Tieni sempre in considerazione anche il carattere del tuo cavallo, il suo livello di addestramento e le tue conoscenze. Il tuo cavallo è molto vivace e quindi necessita di impulsi più chiari per rispondere agli aiuti? Oppure è già stato montato senza imboccatura in passato e quindi conosce l’azione della testiera bitless? Risponde in maniera reattiva agli aiuti? Qual è il vostro livello di addestramento come binomio? La tua mano è sufficientemente delicata?
  • Per i principianti nell’utilizzo del sidepull è quasi sempre consigliabile optare per un modello con la nasiera larga. Se invece hai un cavallo piuttosto vivace, allora è preferibile scegliere una versione più stretta e realizzata in cuoio grezzo o in corda, così da poter dare degli impulsi più mirati e decisi. Questa tipologia di nasiera richiede però una certa esperienza da parte del cavaliere.
  • Stabilisci fin da subito per quale disciplina vorresti utilizzare il sidepull. Esso è adatto per il dressage, che richiede una messa in mano costante, purché sia un modello con la nasiera larga e morbida. Nei modelli più sottili realizzati in corda invece, il contatto costante può risultare dannoso e doloroso per il cavallo. Questa tipologia di nasiera è più adatta per la monta western, poiché vengono utilizzati degli aiuti ad impulso sulle redini, solitamente impugnate lunghe.
  • Dato che il sidepull agisce lateralmente, esso non è adatto per trasmettere gli aiuti per fermare il cavallo. Pertanto, prima di utilizzare il sidepull, dovresti assicurati che il tuo cavallo sia in grado di fermarsi con gli aiuti del peso, senza ricorrere all’utilizzo delle redini.

Cavallo con hackamore meccanico

Hackamore meccanico

L’hackamore meccanico è una testiera con effetto leva che agisce su naso, mento e nuca del cavallo e risulta quindi piuttosto severa. La caratteristica principale dell’hackamore meccanico sono le sue aste laterali, le cosiddette shanks, collegate tra di loro da un’asticella posizionata sotto al mento. Il corretto utilizzo dell’hackamore meccanico prevede che le redini vengano impugnate con una sola mano. Poiché anche gli aiuti più delicati vengono trasmessi all’animale con decisione, è fondamentale che il cavallo, ma soprattutto il cavaliere, siano molto esperti nell’utilizzo di queste attrezzature. L’hackamore viene spesso utilizzato per cavalli con carattere forte per poter gestire al meglio la velocità delle andature.

A cosa bisogna prestare attenzione per l’acquisto e l’utilizzo di un hackamore meccanico?

  • Innanzitutto, tieni in considerazione il carattere del tuo cavallo, il suo livello di addestramento e le tue conoscenze. Affinché il training con l’hackamore sia efficace, è necessario ricorrere a degli aiuti molto delicati. In caso di utilizzo inadeguato o qualora gli aiuti siano troppo severi, l’hackamore può causare gravi lesioni, soprattutto al naso del cavallo.
  • Quale disciplina pratichi? Ricorda che l’hackamore meccanico va utilizzato con una sola mano e pertanto non è indicato per le discipline della monta inglese. Questo perché esso non è adatto per ottenere un appoggio costante, visto che la pressione esercitata avrebbe un effetto controproducente sulla messa in mano.
  • Più lunghe sono le aste, più severo è l’hackamore. L’effetto leva aumenta infatti con la lunghezza delle aste.

Cavallo con capezza da trekking

È possibile montare con una capezza in corda?

La capezza in corda ha origine dalla monta western ed è tutt’ora molto diffusa e comunemente utilizzata per il lavoro da terra. Nell‘horsemanship, la capezza in corda viene impiegata anche nelle sessioni di allenamento a cavallo, in questi casi viene chiamata natural hackamore. A tal fine viene fissata una longhina alla capezza in corda utilizzando una tecnica simile a quella per il mecate. Al giorno d’oggi è possibile trovare sul mercato anche delle speciali capezze in corda o capezze da trekking dotate di anelli per il fissaggio delle redini.

Proprio come per tutte le testiere bitless, anche in questo caso bisogna ricordare che la capezza in corda può causare considerevoli danni in caso di utilizzo improprio e pertanto dovrebbe essere utilizzata solo da cavalieri esperti, con una mano sensibile e consapevole nell’uso delle redini.

Vista la struttura e lo spessore ridotto della corda, in questo tipo di capezza la tensione applicata alle redini agisce in modo diretto e preciso, mentre nelle capezze classiche la pressione viene distribuita più equamente grazie ai cinturini più ampi.

Pertanto, quando si monta con la capezza in corda bisogna prendere in considerazione le capacità del cavallo e del cavaliere, che devono essere di alto livello. Il cavallo dovrebbe reagire anche ai più piccoli aiuti del cavaliere, così da creare una comunicazione basata sulla delicatezza e sensibilità.

Testiere bitless da Kramer Equitazione

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Consulta sempre i regolamenti

Soprattutto nella monta western ci sono diversi regolamenti da rispettare, a seconda la disciplina della gara.

Pertanto, prima di partecipare ad una gara, è necessario consultare i regolamenti attualmente in vigore e, se necessario, richiedere maggiori informazioni all’organizzatore riguardo le attrezzature consentite nelle singole categorie.